Le terapie digitali vanno ad integrare quelle tradizionali e quelle tecnologiche e vanno ad aumentare il potere degli strumenti medici, così da gestire le malattie nel modo migliore. Ad oggi, pensare a questo potenziamento del sistema diagnostico, fa capire come di fatto le malattie, la stessa prevenzione e la gestione dei processi di diagnosi possono essere fatte in maniera molto più pratica rispetto al passato.
Le terapie digitali sono delle soluzioni tecnologiche approvate e validate che implementano gli strumenti a disposizione, andando a trattare alcune patologie. Del resto, la medicina digitale ha come scopo quello di rivoluzionare il benessere e l’assistenza sanitaria. Questa rivoluzione aiuta a integrare, monitorare ed elaborare tanti dati, così da riuscire a gestire le diagnosi, la prevenzione, nonché la stessa terapia, in maniera molto più pratica rispetto a qualche anno fa.
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L’utilizzo della tecnologia per monitorare le patologie
Le cosiddette terapie digitali riescono a garantire un accesso migliore all’assistenza sanitaria e agli stessi risultati clinici. Negli ultimi anni sono stati fatti dei decisivi passi in avanti negli ambiti più svariati. Infatti, si utilizzano – ad esempio – i videogiochi per i disturbi dell’attenzione, le app per gestire le patologie di tipo cronico e dei sensori per andare a raccogliere tutti i dati e garantire un ottimo monitoraggio da parte dei professionisti. Le terapie digitali di solito, sono un’alternativa quando la medicina che conosciamo non è in grado di aiutare le persone nei percorsi di assistenza che sono lunghi e talvolta, anche tortuosi.
Tali specifici tipi di terapie possono essere utilizzati con la medicina tradizionale oppure in alternativa. Talvolta, rispetto alle terapie convenzionali sono anche più economiche e il valore clinico, è davvero immenso. Insomma, si tratta di una terapia avanzata, completamente nuova è in grado di fare la differenza nella cura e nel monitoraggio dei pazienti anche più complicati.
Come funzionano le terapie digitali
Le terapie digitali funzionano con la stessa logica e le regole dei farmaci tradizionali. Infatti, vengono sottoposte a degli studi clinici ed inoltre, prima di essere immessi in commercio hanno bisogno comunque di avere l’autorizzazione da parte degli enti preposti. La differenza tra la medicina tradizionale e le terapie digitali è che queste si basano su intelligenza artificiale, applicazioni digitali o su algoritmi, invece di puntare su biologia o chimica. Sono dei farmaci veri e propri e quindi, in quanto tali, devono seguire tutto l’iter burocratico amministrativo previsto. Insomma, grazie a questo tipo particolare di terapia si avrà la possibilità di avere tutti gli aspetti della patologia sotto controllo, con la stessa sicurezza in termini di regolamentazione. È bene anche sottolineare che per mettere in campo e ottenere delle terapie digitali, talvolta è necessaria la prescrizione medica e le prestazioni sono da considerarsi anche rimborsabili nella maggior dei casi.
Alcune terapie digitali innovative
Nonostante i grandi passi in avanti, oggi giorno la medicina digitale è ancora poco diffusa. Le terapie tecnologiche che esistono però, toccano gli ambiti più disparati. Basti pensare che la prima autorizzazione ricevuta per una terapia di tipo digitale è stata nel 2017 dalla Food and drug administration, ovvero l’agenzia regolatrice dei farmaci statunitense. Si tratta del trattamento ReSet. Si tratta di un’applicazione che è in grado, con un programma di 3 mesi, di mettere in campo una terapia della dipendenza da sostanze come cannabis, alcol e cocaina. In Europa a differenza degli Stati Uniti non ci sono tante informazioni ancora sulle terapie digitali che stentano a decollare rispetto invece, ad altre parti del mondo. Intanto lo scorso anno, però si è iniziato a discutere delle terapie digitali anche nel vecchio continente. Quello che è certo è che c’è ancora molto da fare soprattutto in termini di responsabilità e di regolamentazione.
Alcune terapie digitali disponibili anche in Europa
Se è vero che l’Italia è un Paese particolarmente in ritardo quando si parla di digitale, c’è da dire che però in Europa c’è qualche Stato, che invece sta iniziando a fare dei passi avanti molto interessanti. Infatti, la Germania è uno di quei Paesi che più di tutti si sta occupando di tale tipo di innovazione. Non è un caso che già due anni fa il Parlamento tedesco ha approvato la legge sull’assistenza sanitaria digitale e che tutto il sistema sanitario si sta sempre di più digitalizzando. Si tratta di un modello che bisognerebbe seguire con attenzione. Quello che è certo è che i vantaggi possono essere tanti. Ad esempio, tra i sistemi più utilizzati di Digital health, vi è l’Apple Watch per monitorare il Parkinson tenere sotto controllo tutti gli sviluppi della malattia. Oppure il videogioco per i disturbi dell’attenzione: un gioco che aiuta a tenere sotto controllo la propria capacità percettive. Per far fronte alla pandemia inoltre, ci si è resi conto di quanto sia importante la digitalizzazione del sistema sanitario. Ora grazie all’intelligenza artificiale si sta cercando di tenere sotto controllo le varianti del virus Covid-19 e si sta cercando anche di progettare un vaccino sempre più efficace, grazie all’utilizzo di strumenti tecnologicamente innovativi.