L’obesità, insieme al diabete e a tutti i disturbi dell’alimentazione che sono causati dall’eccessivo peso corporeo, rappresentano uno dei maggiori problemi di salute della nostra quotidianità. Stando agli studi effettuati in materia dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il numero di persone affette da obesità o problemi di peso in generale è più che triplicato dal 1975, arrivando a circa 650 milioni di soggetti in sovrappeso su un campione di 2 miliardi. Ciò rappresenta un dato realmente allarmante, poiché pone l’attenzione sulle cattive abitudini delle persone e sulle conseguenze dei comportamenti alimentari scorretti. Per questo motivo, sono stati ideati diversi metodi per combattere le condizioni in questione, come il metodo CRISPR.
Come il nostro corpo deposita il grasso
Per poter capire in cosa consiste il metodo CRISPR, bisogna sapere prima di tutto come viene immagazzinato il grasso all’interno del tessuto adiposo umano. Si tratta di concetti molto semplici da comprendere, a differenza di come si potrebbe inizialmente pensare. In pratica, il grasso che ingeriamo tutti i giorni attraverso l’assunzione di cibo può subire due variazioni principali per poi andare a comporre i tessuti del nostro organismo: nel primo caso, i lipidi (cioè i grassi) vengono tramutati in grasso bianco, mentre gli altri divengono grasso bruno. Anche se sono strutturalmente simili, lo scopo energetico e strutturale di questi due tipi di elementi compositivi sono diversi. Il grasso bianco, infatti, ha la funzione di comporre tutto il tessuto adiposo superficiale, cioè il grasso depositato che è visibile ad occhio nudo. Questo genere di composizione ha il compito di garantire calore ed energia a lungo termine; basti pensare che tutti gli animali che vanno in letargo hanno riserve molto ricche di questo elemento. Il grasso bruno, invece, ha il compito di rifornire il corpo di energia a breve termine. In questo caso, il grasso non rappresenta un pericolo invadente per la persona, poiché è fondamentale per il sostentamento fisico e non si deposita in grandi quantità (a differenza del grasso bianco). Le caratteristiche compositive di questi tipi di grasso vanno a influire moltissimo sulle malattie che riguardano il peso corporeo e l’eccessiva presenza di massa grassa, come diabete, malattie cardiache ecc… Una volta compresi questi principi è possibile affrontare il discorso di come funziona il metodo CRIPSR in maniera più completa, poiché il suo obiettivo è quello di agire direttamente sulle quantità di grasso bianco e bruno presenti nel corpo.
Cos’è il metodo CRISPR e in cosa consiste
Il nome completo della terapia in questione è Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats, che viene abbreviato in acronico con le iniziali. Questo metodo di gestione del peso corporeo utilizza principalmente la manipolazione chimica per facilitare la trasformazione del grasso bianco in grasso bruno. Infatti, a seguito di alcuni studi effettuati a Boston dal 2019 fino ad oggi, si è scoperto che la mutazione tra i due tipi di grasso dipende principalmente dalla presenza di una proteina in particolare: l’UCP1 umano. Il componente chimico in questione ha la funzione di trasformare il grasso bianco in bruno, in base alle naturali esigenze energetiche del corpo umano. Tuttavia è stato scoperto presso il Joslin Diabetes Center di Boston che questo gene può essere gestito per poter facilitare la perdita di peso e di massa grassa. Nel caso in cui si fosse scettici riguardo questo nuovo metodo di manipolazione del tessuto adiposo, è importante sapere che la FDA (Food & Drugs Administration) americana non è sfavorevole al trattamento in questione; anche se ammette esplicitamente che gli studi a riguardo non sono ancora in fase abbastanza avanzata da rendere questo metodo attuabile. Tuttavia, gli studiosi sono molto fiduciosi sulle applicazioni future del metodo CRISPR, per cui è importante restare informati a riguardo.
Vantaggi e svantaggi del trattamento CRISPR
I benefici del metodo sono principalmente due, e riguardano entrambi l’efficienza del trattamento tramite la proteina UCP1. Prima di tutto, l’obiettivo principale della CRISPR è quello di aiutare in maniera quanto più efficiente possibile il paziente per ciò che riguarda lo smaltimento del tessuto grasso bianco. Di conseguenza, il beneficio principale di questo trattamento riguarda la perdita di massa grassa dannosa, e quindi la prevenzione di malattie potenzialmente fatali, come il diabete o l’obesità in generale. Il secondo beneficio importante che deve essere garantito dal trattamento è la longevità dei suoi effetti: non serve a nulla curare una malattia qualora fosse scontata la sua riapparizione in brevissimo tempo. Per questo motivo, gli studi riguardo il metodo CRISPR si concentrano anche sulle sue implicazioni a lungo termine. Queste potrebbero aiutare il paziente non solo a perdere la propria attuale massa grassa in eccesso, ma anche a mantenere la relazione tra grasso bianco e grasso bruno stabile per tutta la vita. Ma, così come ogni altro trattamento esistente, anche il metodo CRISPR può presentare degli svantaggi o delle controindicazioni. Prima di tutto, bisogna precisare che il metodo (così come già accennato prima) non è ancora attuabile, siccome sono in corso numerose ricerche a riguardo. Queste operazioni del comitato scientifico hanno, per l’appunto, l’obiettivo di limitare le controindicazioni al minimo possibile: attendere, in questi casi, è sicuramente la scelta migliore. Per quanto riguarda i pericoli possibili del trattamento (che sono attualmente sotto osservazione nelle ricerche sopracitate), si è ancora incerti della correlazione tra alcune malattie/sindromi con l’utilizzo del metodo CRISPR. Sono in corso delle ricerche per comprendere se il trattamento può facilitare la formazione di problemi sanguigni, di cancro, malattie degli occhi, sindromi croniche o problemi nella sintesi delle proteine. È importante sottolineare che gli studi sono ancora in corso, e non ci sono dati oggettivi che possano testimoniare la possibilità della presenza o meno di queste problematiche durante il trattamento. In conclusione, il metodo CRISPR rappresenta potenzialmente una delle pietre miliari più grandi della medicina degli ultimi 20 anni. Qualora il suo utilizzo venisse approvato dalle organizzazioni internazionali, potrebbe cambiare drasticamente i trattamenti medici che riguardano l’aumento di peso, rappresentando inoltre uno dei primi metodi di manipolazione genetica di successo effettuati sull’uomo. L’importante è scoprire quali saranno le evoluzioni future del progetto, per cui bisogna restare sempre aggiornati.