Ecocolordoppler al collo: tutto quello che c’è da sapere

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ecocolordoppler al collo

L’ecocolordoppler è un tipo di esame che permette di scoprire se un paziente è soggetto di patologia, oppure ad alto rischio di contrarre le suddette, che colpiscono i vasi sanguigni del collo e che potrebbero, di fatto, causare non poche problematiche al suo stato di salute, riducendo drasticamente la sua qualità di vita.

Scopriamo tutte le informazioni necessarie utili in merito a questo genere di esame specifico.

Di che cosa si tratta quando si parla di ecocolordoppler

Quando si parla dell’ecocolordoppler al collo si fa riferimento a un’ecografia che viene svolta dai medici esperti e che ha l’obiettivo di esaminare i vasi sanguigni presenti nel collo e le varie vene, come quelle della giugulare nonché le arterie delle vertebre.

In questo modo il paziente può conoscere quale sia il suo stato di salute e avere la concreta occasione di prevenire che le potenziali patologie che colpiscono queste diverse parti del corpo possano essere colpite da diverse patologie che hanno un impatto negativo sulla sua qualità di vita e creare delle future complicanze che possono appunto dare vita a complicazioni che necessitano di essere sottoposte a cure e interventi specifici.

A cosa serve ecocolordoppler al collo?

Questo esame ha uno scopo ben preciso, ovvero valutare la presenza di eventuali danni che il paziente ha riportato nelle arterie del collo e nei vasi sanguigni che caratterizzano questa parte del suo organismo.

Un semplice trauma, come potrebbe essere quello dovuto da un sinistro stradale, potrebbe alterare in maniera lieve o pesante lo scorrere del sangue nei vasi sanguigni del collo, quindi dare vita a una serie di patologie che dovrebbero essere sempre prevenute.

Mediante l’utilizzo dell’apposito macchinario, che permette di ottenere delle immagini a colori, il medico è in grado di offrire una panoramica generale in merito allo stato di salute del suo paziente, facendo quindi in modo che questo sia a conoscenza delle eventuali lesioni subite in questa zona.

Inoltre, proprio grazie all’ecocolordoppler al collo, il medico riesce anche a capire quali siano le terapie e gli interventi necessari affinché quei danni possano trovare un rimedio e prevenire che la patologia che interessa questa zona possa svilupparsi o peggiorare con il passare del tempo.

Pertanto questo esame consente di ottenere un’importante panoramica generale che riguarda una delle zone del corpo sottoposte a uno stress talvolta eccessivo e che non manifesta sintomi preventivi quando il danno è di lieve entità.

Come viene svolto l’esame di ecocolordoppler al collo

Per quanto riguarda lo svolgimento dell’esame, questo avviene sfruttando una particolare sonda che viene collegata a un monitor grazie al quale il medico è in grado di visualizzare la condizione dei vasi sanguigni e lo scorrere del sangue nel collo del paziente.

Questo viene fatto sdraiare nel lettino in posizione supina e il suo collo viene cosparso di un particolare gel il cui obiettivo finale è quello di agevolare il movimento della sonda sul collo.

A seconda della zona che deve essere esaminata, il medico potrebbe richiedere al paziente di spostare il collo proprio per agevolare il passaggio della sonda, favorendo quindi l’esame completo.

Le diverse immagini vengono proiettate sullo schermo in tempo reale e permettono al medico di esaminare l’entità delle eventuali lesioni.

Quali sono le fasi preparative a questo esame

Al contrario di quanto accade con altri esami che vengono svolti per scoprire le eventuali lesioni degli organi di un paziente oppure valutare se questo è a rischio di diverse patologie, quando viene svolto l’ecocolordoppler sul collo il paziente non deve seguire alcun consiglio particolare. Al contrario, invece, questo esame permette al paziente di seguire lo stile di vita abituale, quindi è possibile consumare i cibi che preferisce e praticare le attività sportive che svolge quotidianamente.

Pertanto l’esame di ecocolordoppler non comporta alcuna modifica al proprio stile di vita e allo stesso tempo non necessita di alcuna fase preparatoria che deve essere prescritta dal medico e seguita dal paziente che intende sottoporsi a questo particolare esame. Per maggiori informazioni si può leggere la scheda del sito web di Tecnomed Centri Diagnostici.

Quanto dura l’esame di ecocolordoppler al collo

Per quanto riguarda la durata di questo esame, la tempistica generalmente è caratterizzata da circa trenta minuti. In questo lasso di tempo sono comprese anche le fasi di preparazione dei macchinari e quelle di utilizzo dei vari gel che devono essere posti sul collo del paziente.

L’esame in questione può avere una durata superiore nel caso in cui il medico che sta svolgendo il controllo noti delle lesioni particolari che meritano maggiore attenzione e che devono essere sottoposte a dei controlli specifici.

In questo caso vengono svolti ulteriori controlli per approfondire la natura del danno e gli eventuali problemi che possono essere riscontrati dal paziente qualora quelle determinate lesioni non venissero sottoposte a una cura preventiva.

L’esame ecocolordoppler al collo potrebbe far sorgere complicanze?

Per quanto riguarda gli effetti collaterali, questo tipo di esame non comporta alcuna particolare complicanza sullo stato di salute del paziente.

Questo per il semplice fatto che il macchinari, usando gli ultrasuoni, non ha un impatto negativo sulle cellule e sui vasi sanguigni che vengono sottoposti a questo controllo, offrendo quindi il massimo livello di sicurezza ed evitando quindi che il collo del paziente possa essere in qualche modo alterato.

Allo stesso tempo questa ecografia, svolta mediante l’apposita sonda, non lasciano alcun segno sul collo del paziente, come se questo non si fosse mai sottoposto a tale controllo.

Cosa sono i vasi del collo?

I vasi del collo sono una parte importante dell’anatomia del corpo di una persona visto che questi permettono il passaggio del sangue ricco di ossigeno alla testa e al cuore, facendo in modo che la condizione di salute del paziente possa raggiungere dei livelli ottimali e sia possibile evitare delle complicanze di ogni genere.

In particolar modo le arterie carotidi sono quelle che svolgono tale compito e proprio per tale motivo è fondamentale svolgere periodicamente questo controllo.

Quando fare un ecocolordoppler?

Il paziente può sottoporsi a questo controllo sia nel momento in cui avverte dolore interno al collo, sia per essere certo che il suo stato di salute sia ottimale.

La ripetizione periodica dell’esame non comporta alcun danno collaterale al collo e ai vasi sanguigni ma, al contrario, consente di prevenire e curare tempestivamente patologie come l’attacco ischemico cerebrale transitorio e l’ictus cerebrale, grazie appunto alle eventuali cure e consigli che vengono dati dal medico qualora questo dovesse riscontrare delle anomalie particolari durante lo svolgimento di questo controllo periodico.